Non a tutti è consentito lasciarsi andare a pasti abbondanti e “golosi”, anche se uno strappo alla regola a tavola ogni tanto bisognerebbe anche concederselo. E’ fuori di dubbio che la salute del nostro corpo dipende, in parte, anche dal tipo di alimentazione che seguiamo e dall’apporto calorico e nutritivo che cerchiamo di fornire, giornalmente, al nostro organismo.

Non tutti, come detto, però, possono seguire un’alimentazione così tanto ricca e variegata, costretti come sono, da patologie o problematiche di salute che ne limitano le possibilità della scelta di piatti in cucina. Pensiamo, ad esempio, alle persone affette dall’IRC, o insufficienza renale acuta, una sindrome che viene caratterizzata dalla riduzione graduale delle funzioni dei reni. Tutti sappiamo qual è il ruolo assegnato all’organo “pulitore” per eccellenza, ovvero quello di filtrare i prodotti di scarto dal sangue ed eliminarli, mediante le vie urinarie, dal nostro organismo.

Da questo punto di vista, le capacità renali possono essere indicate con un valore di efficacia che in una scala da 1 a 5 corrisponde, da un lato, al perfetto funzionamento dell’organo e, dall’altro, alla necessità di sostuire il rene malato. Ad uno stadio 5, infatti, si fa ricorso, di solito, ad un intervento chirurgico, per un trapianto, o alla dialisi, un sistema “artificiale” in grado di ripulire, al posto del nostro rene, il sangue dalle sostanze di scarto. Come detto, l’insufficienza renale è progressiva e nel tempo tende a ridurre la velocità di filtrazione glomerulare che costituisce un importante indicatore della funzionalità renale. Per tentare un trattamente conservativo, ovvero per creare più opportunità di mantenere inalterate le già compromesse funzioni renali, un malato di IRC può ridurre i rischi di salute seguendo una dieta iposodica e a basso contenuto di proteine. I sali minerali, infatti, così come le proteine sono le sostanze più difficili da filtrare per un rene malato e, da questo punto di vista, un’alimentazione più attenta può favorire lo stato di salute dell’organo “stanco” evitando dei sovraccarichi di lavoro. Le nuove opportunità presenti sul mercato alimentare, inoltre, possono supportare il paziente nella scelta dei cibi corretti, offrendo una vasta gamma di prodotti specifici indicati, proprio, per il regime alimentare di pazienti affetti da insufficienze renali. Pasta, pane, biscotti, ma anche farine o bevande da bere a tavola, oggi esistono delle linee di prodotti complete e nutrienti appositamente studiate per tutti coloro che devono seguire un’alimentazione a basso contenuto di proteine e con un apporto controllato di sali, sodio, potassio, fosforo.

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“Per chi è affetto dalle patologie più rare, il tempo conta moltissimo. Per questo è necessaria un’informazione tempestiva sugli strumenti adatti a sostenere la ricerca, in modo da consentire a tutti coloro che vogliono dare il loro contributo di poter scegliere le modalità con cui farlo” – queste le parole di Emilio Petrone, amministratore delegato di Sisal, nel commentare gli 8 anni di collaborazione tra il Gruppo Sisal e Fondazione Telethon.

E allora non c’è da meravigliarsi se a dicembre di quest’anno Sisal siede ancora al fianco di Telethon per proseguire, nel nono anno consecutivo, un progetto doveroso di crescita per la ricerca contro le malattie genetiche.

“Fare squadra per vincere” è la sfida dell’anno, nell’obiettivo comune di superare l’importo delle donazioni della precedente edizione. E per raggiungere l’obiettivo, ancora una volta Sisal metterà a disposizione della raccolta oltre al sito www.sisal.it, tutti i suoi Punti di vendita, le Agenzie ed i Corner presenti sul territorio nazionale dove sarà possibile effettuare una donazione libera. La comunicazione per sostenere la campagna sarà veicolata anche mediante i principali canali di comunicazione, di cui il Gruppo dispone, online, sul profilo social Sisal Matchpoint su Facebook, ma anche su Twitter e Linkedln, e offline all’interno degli stadi di Serie A protagonisti della maratona per la ricerca dove Sisal Matchpoint sarà presente con i suoi bordo campo. I bordo campo serviranno a ricordare qual è il modo più semplice per contribuire alla ricerca, e cioè inviando un SMS del costo di 2 euro al 45506.

Quest’anno, inoltre, la partnership Sisal-Telethon guadagna ulteriore valore con l’ingresso di CharityStars, una piattaforma di aste online che provvederà alla vendita all’asta delle maglie dei giocatori di calcio che vorranno contribuire alla ricerca; il ricavato delle vendite online sarà, infatti, devoluto in favore di Telethon.

La campagna iniziata nei primi di dicembre proseguirà fino al prossimo 27 gennaio; maggiori informazioni sulla raccolta fondi sono reperibili sui siti istituzionali del Gruppo Sisal e della Fondazione Telethon.

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Solanum lycopersicum, secondo la nomenclatura specialistica, ma più comunemente detti pomodori, frutti (o bacche) dal tipico colore rosso che sono alla base dei principali piatti della nostra cucina italiana (anche cucina mediterranea). I pomodori, infatti, sono sempre stati una componente naturale della nostra dieta e diverse ricerche di settore ne hanno dimostrato le numerose caratteristiche alimentari, benefiche per la salute del nostro corpo, grazie soprattutto all’elevato contenuto interno di licopene.

Ma cos’è il licopene e cosa ha a che fare con la nostra salute? Il licopene è un additivo alimentare, appartenente alla famiglia dei carotenoidi, la cui fonte maggiore di produzione è rappresentata, appunto, dai pomodori. Il contenuto in licopene nei pomodori viene influenzato dal livello di maturazione,  ed è stato calcolato che nei pomodori rossi e maturi la concentrazione è maggiore rispetto alle varietà gialle e meno mature. Il principale beneficio che deriva dalla presenza di licopene all’interno del pomodoro è dato dall’effetto antiossidante. Gli antiossidanti prevengono, appunto, l’ossidazione, ovvero la produzione di radicali liberi responsabili dell’avvio di una serie di reazioni a catena che finiscono, poi, col danneggiare le cellule del nostro organismo. Il licopene ha, da questo punto di vista, efficacia nella prevenzione dei tumori e diversi studi pubblicati attribuiscono al licopene la capacità di ridurre il rischio di cancro alla prostata per gli uomini e la crescita di cellule tumorali mammarie nelle donne. Altre ricerche, poi, coinvolgono quegli stessi effetti benefici anche in azione anticancro per altri organi del nostro corpo (vedi intestino o utero).

Non è un caso, quindi, che negli ultimi anni vi è stata una vera esplosione di nuovi prodotti a base di pomodoro. Pensiamo alla passata di pomodoro, al pomodoro concentrato, alle salse, ai sughi, ai condimenti pronti. Un ruolo importante nella diffusione di simili alimenti è legata alla creazione di nuove soluzioni di confezionamento del pomodoro che consentono la protezione dei sapori, della freschezza e delle proprietà del cibo. E’ grazie alla sviluppo industriale e alla presenza di realtà consolidate del settore che, oggi, è possibile la lavorazione e il confezionamento pomodoro che ne garantisce la salvaguardia del prodotto e l’approvvigionamento lungo il territorio nazionale. E l’industria della lavorazione e della commercializzazione del pomodoro è un’industria del Made in Italy. Saranno, infatti, le città di Parma e di Napoli nella seconda metà dell’Ottocento a gettare le basi di un’economia da primato per la produzione, negli anni a venire, del concentrato di pomodoro e dei suoi pelati.

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Oggi la procedura di prenotazione degli esami sanitari è piuttosto snellita rispetto al passato, grazie al supporto di alcune automazioni. Con una semplice telefonata è infatti possibile prenotare un appuntamento per un controllo sanitario, come ad esempio una comune visita dermatologica, oculistica, dentale etc.

Con la conferma e la consegna del codice dell’avvenuta prenotazione, l’operatore telefonico ci comunica inoltre una serie di informazioni utili, come l’indirizzo della struttura dove si terrà la visita (in caso sia all’interno di un ospedale ci verrà detto il padiglione specifico, il reparto, il piano). Altre informazioni importanti, che ci verranno sempre comunicate dall’operatore, riguardano il costo della prestazione e gli orari delle casse per i pagamenti ticket sanitari.

Pagare i ticket presso le casse della struttura sanitaria è una pratica molto diffusa, ma può essere un vero e proprio terno al lotto, specie quando si ha a che fare con casse mal funzionanti o code chilometriche. A volte a causa del numero di persone presenti in fila o della complessità dei loro accertamenti medici, infatti, si corre persino il rischio di fare tardi e dover rinunciare alla visita.

Forse non tutti sanno che, esiste una più comoda alternativa alle casse automatiche sanitarie, e cioè quella di poter effettuare i pagamenti dei ticket sanitari comodamente sotto casa o sotto il proprio ufficio, presso tutti i punti vendita del circuito SisalPay. Per farlo è sufficiente comunicare al ricevitore il codice che ci è stato fornito al momento della prenotazione, confermare i dati e completare la procedura di pagamento ricordandosi di conservare la ricevuta. Il circuito SisalPay, infatti, offre i pagamenti dei ticket sanitari, del bollo auto, delle utenze telefoniche e tanti altro in maniera più semplice e veloce potendo utilizzare più 42000 punti, tra bar e tabacchi, dove effettuare i nostri pagamenti.

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