La cessione del quinto rappresenta oggi una valida alternativa di finanziamento per dipendenti, pubblici e privati, e soprattutto pensionati. In un momento in cui l’accesso al credito si conferma sempre più come qualcosa di estremamente elitario, o comunque riservato a pochi fortunati, la cessione del quinto consente a chi è in possesso di un impiego e quindi di uno stipendio fisso mensile e, successivamente alle modifiche normative introdotte nel 2005, a chi è titolare di una pensione, di gestire nuova liquidità e far fronte, così, alle personali esigenze quotidiane.

Ma come si può richiedere un prestito da cessione del quinto? La cessione del quinto pensionati Inpdap, ad esempio, si sottoscrive nel momento in cui il titolare di una pensione (di anzianità, reversibilità, inabilità, invalidità) presenta alla società finanziaria tutta la documentazione necessaria a poter richiedere un prestito personale. Se al richiedente vengono confermati tutti i requisiti necessari, la pratica di cessione del quinto pensionati Inpdap viene accettata garantendo al pensionato tutti i vantaggi del prodotto finanziario prescelto: comodità, riservatezza, elasticità, soprattutto sicurezza (tasso fisso e rata costante per tutta la durata del finanziamento richiesto).

La cessione del quinto può essere richiesta indistintamente da tutti i pensionati Inps e Inpdap, a maggior ragione da quando il decreto Salva Italia, dello scorso dicembre 2011, ha trasferito tutte le funzioni dell’ente previdenziale per i dipendenti della Pubblica Amministrazione all’interno di quello unico nazionale di previdenza sociale. Nessuna particolare agevolazione o discriminante, quindi, sarà compito della società finanziaria valutare la fattibilità della richiesta sulla base dell’importo desiderato e da erogare, sulla durata del finanziamento, sul tipo di tassa e rata prescelta, o, ancora sulla presenza, o meno, di eventuali garanzie accessorie.

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