Non avrà di certo la verve del nostrano Commissario Montalbano ed il suo personaggio non è certo frutto della penna instancabile di Andrea Camilleri, ma il fatto che si sia arrivati al quarto episodio di una saga ormai imperdibile, lascia intuire che il detective spagnolo non ha proprio nulla da invidiare al collega siciliano. Ex poliziotto, un po’ macho, consapevolmente omofobo e razzista, Il Commissario Torrente – Il braccio idiota della legge, con la sua irriverenza e comicità ha conquistato il pubblico spagnolo confermandosi il caso cinematografico dell’anno. Al sesto posto tra i film più visti al mondo, nonostante una distribuzione cinematografica limitata ai soli confini nazionali, e dopo un milione di spettatori raccolti in un weekend, il commissario Torrente, magistralmente interpretato dal madrileno Santiago Segura, è pronto al confronto con i botteghini nazionali.
Dal 2 maggio, infatti, distribuito da Ellemme Group, Il Commissario Torrente – Il Braccio idiota della legge (o Torrente4) del regista ed interprete Santiago Segura, sarà nelle nostre sale per ripercorrere il successo made in Spain dei precedenti episodi. Le tappe della notorietà iniziano nel 1998, “Torrente, el brazo tonto de la ley”, (Torrente, Il Braccio idiota della legge) è uno dei film più di successo della cinematografia spagnola con un incasso record di 12.020.300 e tre milioni di spettatori. Nel 2001 è la volta di “Torrente2: Misìon en marbella”, (Torrente2: Missione a Marbella) che riscuote nuovamente un grande successo sia di pubblico (5 milioni di spettatori) che di botteghino (22.838.500). Il 2005 “Torrente3: El Protector” (Torrente3: Il Protettore) si colloca nuovamente in cima al boxoffice, soppiantando addirittura “Star Wars Ep.III: La vendetta dei Sith”.
A qualche anno di distanza dall’ultimo episodio il regista madrileno tenta una nuova e più importante affermazione presentando al pubblico, questa volta non più di casa, il suo singolare personaggio. Dal 2 maggio l’esilarante commedia poliziesca spagnola del Commissario Torrente è a caccia di consensi e di conferme in Italia.