Necessità di disporre di più risorse o di poter contare su una liquidità cha possa garantirti una maggiore serenità? Destinatari di un finanziamento o di un prestito sono solitamente i dipendenti, anche se il prodotto finanziario della cessione del quinto introduce la concessione dei prestiti ai pensionati pubblici e privati.
Le modalità di rimborso del finanziamento sono simili per entrambe le categorie: il pagamento di una rata mensile e costante versata direttamente dal datore di lavoro, nel caso del dipendente pubblico e privato, o dall’ente di riferimento nel caso dei pensionati inps ed Inpdap. L’importo massimo erogabile viene definito caso per caso ed i fattori di valutazione riguardano sia l’esigenze del richiedente che la sua retribuzione netta, ovvero l’effettiva disponibilità economica. La durata del finanziamento, allo stesso modo, è da definire in base all’importo richiesto e all’ammontare della rata da poter sostenere mensilmente. La durata di solito varia tra i 24 e i 120 mesi (2-10 anni) mentre il tasso di finanziamento è fisso e non cambia durante l’intero periodo del rapporto.
La documentazione richiesta per una simile pratica di finanziamento? L’ultima busta paga, se parliamo di una cessione del quinto per dipendenti, o di una cedola di pensione se ci riferiamo, invece, ai prestiti ai pensionati pubblici e privati. In entrambi i casi la documentazione della retribuzione mensile, più un documento di riconoscimento ed un codice fiscale, risultano sufficienti per poter definire in via preliminare una pratica di finanziamento. Successivamente ed in sede di consulenza la società erogatrice del prestito potrà valutare la richiesta e verificare la presenza o meno dei requisiti fondamentali di concessione. Maggiori verifiche sembrano interessare i dipendenti e la loro posizione lavorativa, mentre per i pensionati è sufficiente dimostrare l’effettiva titolarità di una pensione (anzianità, vecchiaia, inabilità, invalidità).