Buon compleanno a James Pallotta, presidente dell’As Roma che oggi compie 57 anni e che dal 2012 è il 23° presidente della squadra giallorossa. E forse il regalo migliore per il suo cinquantasettesimo compleanno sarebbe stato una vittoria importante in casa della Fiorentina, un’opportunità in più per la gara di ritorno a Roma e per aggiudicarsi il passaggio al turno successivo di Europa League.

Il pareggio, caro Presidente, però, non è da sottovalutare. Nonostante la “sindrome del pareggio” che sta colpendo ultimamente la squadra della Roma, questo risultato ha tanto da dire in più rispetto allo scialbo 0-0 fuori casa con il Chievo, all’1 a 1 del Bentegodi di Verona o, peggio ancora, dell’altro 0-0 in casa contro l’ultima del campionato.

Questo pareggio ha un sapore diverso innanzitutto perché è realizzato sul campo della Fiorentina, una delle squadre che ultimamente sta dimostrando, forse, il miglior calcio in Italia (vogliamo ricordare anche la vittoria a Torino dei viola in Coppa Italia contro la Juventus) e, di sicuro, di poter ambire a traguardi importanti, non solo nel nostro campionato, ma anche in Europa. Questo pareggio ha un sapore diverso anche perché le statistiche di gioco parlano chiaro: maggior possesso palla, un numero maggiore di occasioni da rete, soprattutto un’occasione sprecata dagli 11 metri.

Questo pareggio ha un sapore diverso perché, se è pur vero che la Roma non riesce più a vincere ed il suo attacco è lontano parente di quello dello scorso campionato e anche dell’inizio di stagione, è anche vero che questa Roma non ha per nulla la voglia di perdere. E anche quando le partite sembrano direzionarsi verso un epilogo alquanto negativo, la squadra di Rudi Garcia riesce sempre a ricomporre i pezzi: è successo ieri a Firenze dopo il gol iniziale di Ilicic, è successo a Roma nello scontro diretto in 10 uomini e dopo la punizione di Tevez. Il regalo per il presidente, allora, non saranno stati i tre punti in Europa ma la promessa per un cambio di rotta importante. «Siamo la stessa squadra che ha fatto bene il primo tempo col Verona, che ha vinto col Feyenoord e ha giocato bene nel finale contro la Juventus. Con la Fiorentina potevamo vincere, abbiamo mostrato carattere e personalità: il calcio è così, siamo passati da una prestazione inquietante ad una interessante. A volte non riusciamo a fare quello che vorremmo, contro la Fiorentina invece siamo riusciti a fare quello che avevamo in testa. Peccato perché potevamo vincere ma non abbiamo sfruttato le occasioni», si legge dalle dichiarazioni del mister Rudi Garcia dal sito di news sull’As Roma. La Roma ha dato segnali di ripresa incoraggianti e, forse, presidente Pallotta, il regalo per il suo cinquantasettesimo compleanno è solo rimandato al mese di maggio.

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