La febbre del Texas Hold’em é esplosa negli ultimi anni. Il passatempo ufficiale degli americani del Texas é diventato in breve tempo un fenomeno di costume e, anche in Italia ha raggiunto una notevole fama e popolarità tra gli appassionati di poker.

Non è un caso, infatti, che data la grande diffusione che il poker versione Texas Holdem ha avuto negli ultimi anni, gli appuntamenti per i professionisti si siano moltiplicati, ed oggi sono rare le competizioni mondiali o comunque internazionali dove non esista almeno un tavolo per il Texas Hold’em.

Ma come è possibile che una versione di un gioco possa alla fine scalzare il gioco vero e proprio? Il Texas Holdem, in Italia anche detto gioco della Texana, risulta essere la versione del poker più giocata al mondo perchè molto facile da imparare e capace di offrire notevoli opportunità di divertimento e di guadagno per i giocatori.

La regola di base è che ogni giocatore riceve due carte (invece delle cinque del poker) che insieme alle cinque carte girate dal dealer nelle fasi di gioco (flop, turn, river), vanno a formare il punto finale. Una parte del divertimento parte proprio da quello, nella possibilità per un giocatore di poter formare con le sette carte (due più cinque) punti elevati, o di accaparrarsi il piatto anche senza alcun punto considerevole. Il divertimento è nell’imprevedibilità del gioco, quindi, ma anche nella bravura del giocatore di costruirsi una certa “credibilità di mano” e comandare egli stesso il gioco.

Per quanto riguarda, invece, l’appeal economico, per il Texas Holdem esistono tre diverse varianti di gioco: la Limit dove le puntate devono essere uguali alla puntata iniziale, la versione Pot Limit dove il rilancio massimo corrisponde al valore del piatto e la versione No Limit, la preferita dai giocatori di Texana, nella quale il limite della puntata é determinato solo dalla disponibilità economica dei giocatori al tavolo.

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